Oltrepassata la chiesa del paese si entra in Val Caronella lungo la stret ta carra reccia segnavia n. 318 che, con alcuni to r n a nti, risale i prati delle Baite Involt i n vo l t in valtellinese sta per c a ntina, oltre p a ssando un dosso con un traliccio dell'alta tensione. Inc o nt rato un pont e, si at t rav e rsa il to r rente porta n d osi alle baite di Pra' di Gianni 1339 m, all'inizio di un bellissimo tratto pianeggiante circ o n d ato da estesi boschi di abeti. Con perc o rso ameno si raggiungono p ressoche' in piano anche le baite di Pra' della Valle 1363 m, sparse lungo il pascolo. Sul vers a nte va ltellinese delle Oro b i e, la fascia vegetazionale che viene definita subalpina, occupata dai boschi di conifere in cui troviamo il larice, l'abete rosso e l'abete bianco, corrisponde ad una fascia altitudinale compre s a mediamente tra i 1300 e i 2200 metri di quota. E' q u e s to il paesaggio che preferisco, perche' vi si trovano boschi fitti, scuri e a volte appare nt e m e nte inaccessibili e inospitali. Ma le radure che l'uomo ha ricavato in mezzo alla fo resta per le esigenze del pascolo, e le baite che vi ha costruito, sono come oasi tra nquille, e i boschi che le circondano non sono piu' una p re s e n za incombent e, ma prot et t i va. La va l l ata si fa stretta e boscosa e il sentiero si mantiene presso il fo ndovalle. In prossimita' di alcune prese dell'acqua si attraversa il to r re nte, che alcune centiaia di metri piu' a m o nte forma una cascata suggestiva incassata tra le rocce. Con strette serpentine, il tra c c i ato risale una conoide detritica colonizzata dagli ontani allo scopo di guadagnare quota prima di compiere un trav e rso per r i p o r ta rsi verso il centro della va l l ata. Una zona scoscesa tra le rocce e' prot et ta da alcuni para p etti e, sup e rata con alcuni tornanti la soglia rocciosa, il tra cciato diviene pressoche' pianeggiante riportandosi nei pressi del to r re nt e, prima che la va l l ata si apra in ampie praterie. Si riat t raversa il corso d'acqua in pro s s imita' della Malga Caronella 1858 m, circ o n d ata da g rossi massi. Alle spalle dell'alpeggio si osservano i pendii fa rsi via via piu' ripidi per culminare in un unico dislivello con le Cime di Caronella. Il tra c c i ato descrive un piccolo semicerchio verso destra per poi porta rsi sul filo di un esile cordone morenico in pro s s imita' di alcuni tralicci si noti la protezione in cemento armato per proteggere le strutture dalle valanghe. Vincendo alcuni brevi gradoni alternati ad altret ta nte conche, tenendo grossomodo il versante destro della va l l ata, si raggiunge un anfiteatro detritico ai piedi del passo 2510 m. Portandosi a sinistra si ra ggiunge la base di un ultimo valloncello ripido, dove spesso si trovano alcuni nevai fino a stagione inoltrata, la cui pendenza si stempera nel raggiungere l'ampia insellatura detritica del Passo di Caronella 2612 m. Sul vers a nte opposto appare il sev e ro e complesso anfiteat ro coro n ato dal Monte To rena, dal Pizzo S t r i n ato, dal Monte Gleno ai piedi del quale si annida il piccolo Ghiacciaio del Trobio , dal Pizzo Tre Confini e dal Pizzo Recastello.