Guerra Bianca. Ovvero la Grande Guerra combattuta alle quote più elevate, dove la neve la fa da padrona per lunghi mesi. Una guerra di logoramento in condizioni proibitive
La Grande Guerra in Alta Valtellina è stata combattuta da italiani e austriaci tra le cime dell’Ortles Cevedale, spesso al di sopra dei 3.000 metri. Erano luoghi pericolosi, spesso su strapiombi o crepacci, in trincee scavate nella roccia e nel ghiaccio, con attrezzature improbabili in condizioni climatiche proibitive. Molti soldati morirono di stenti, più che in battaglia.
Da ricordare, accanto ai grandi combattimenti, come quello per la conquista della punta S. Matteo, le “paci” tra i soldati sugli opposti fronti, tenute ben nascoste per il timore della Corte marziale. Si trattava di momenti di fraternizzazione e solidarietà tra soldati avversari che si scambiavano viveri, tabacco e vino. Oggi è possibile rivivere questo triste capitolo direttamente sui sentieri: dal Gavia allo Stelvio sono moltissimi gli itinerari lungo i quali la natura si mescola alla storia e dove è ancora possibile incontrare trincee, villaggi militari e opere difensive.
Imperdibile è sicuramente il Forte Venini di Oga dove è ricostruita la vita quotidiana delle truppe.