Delicati ma tenaci. I fiori e la vegetazione del Parco Nazionale dello Stelvio hanno sviluppato incredibili strategie per adattarsi ai climi estremi della montagna. Tu conosci le varietà più importanti della flora alpina?
Una delle cose migliori che tu possa fare durante le escursioni a piedi è osservare la ricchezza naturale che ti circonda. Larice, rododendro, genziana, stella alpina ed arnica sono delle essenze che testimoniano la biodiversità dell’area protetta.
Larice
Il Larice è l’unica conifera che perde le sue foglie! In effetti sono proprio le foglie, o meglio gli aghi, a renderla inconfondibile.
Sai di che colore sono gli aghi del larice in autunno? Quando compaiono in primavera sono di un verde brillante e soffici al tocco ma è l’autunno la stagione in cui il larice stupisce tutti poiché gli aghi assumono un bellissimo colore giallo dorato per poi cadere a terra.
Rododendro
Il rododendro è una vera e propria icona delle nostre montagne e possiede, da giugno a luglio, fioriture abbondanti che spaziano dal rosa pallido al rosa intenso.
Spesso il rododentro, insieme al mirtillo nero ed al ginepro, segna il passaggio fra i boschi di conifere ed il pascolo di alta montagna.
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Genziana
La genziana è uno dei fiori maggiormente conosciuti delle alpi soprattutto nella sua declinazione di colore blu o azzurra ma non dimentichiamo anche quella gialla. Effettivamente i nostri antenati oltre ad ammirarla conoscevano le virtù delle sue radici e spesso la usavano come ingrediente per amari e digestivi.
Stella alpina
La stella alpina è la regina delle alpi; un fiore tenace che vive fra le rocce nude e aspre delle alte quote dove sopravvive accontentandosi di pochi grammi di terra.
Sai perchè i fiori sono ricoperti di peluria? L’infiorescenza di un bianco spento con dei capolini gialli è completamente ricoperta di peluria non tanto per proteggersi dal freddo bensì per ridurre l’evaporazione e quindi lo spreco di acqua.
Arnica Montana
Un fiore dall’inconfondibile colore giallo/arancio intenso è la protagonista dei pascoli di alta montagna ed una delle piante medicinali più note tanto da essere utilizzata in passato, dopo averne posto i fiori in infusione, per trattare traumi contusioni ed ematomi.
Ricorda di non raccogliere nessun fiore perchè il Parco Nazionale dello Stelvio è nato proprio per tutelare flora e fauna.