FONTE PLINIANA
Fonte pliniana nel parco dei Bagni
Tra le numerose attrattive del parco dei Bagni, una delle mete più frequentate e suggestive è sicuramente la Grotta della Fonte Pliniana. La sorgente è posta a 1.340 m di altitudine ad è conosciuta fin dai tempi più antichi quale bevanda per cura idropica.
L’uso della fonte è riservato anche per il bagno delle pecore e dei cavalli perché, per consuetudine secolare, è considerato un diritto comunitario e, come tale, è sancito da specifiche norme della legislazione locale ed in seguito anche da appositi articoli compresi negli atti di successione delle concessioni delle acque. Tra gli anni 1874-76 venne realizzata la nuova strada che raggiunge la fonte su progetto del perito L. Zezzi, a sostituzione del più scomodo accesso che dall’altezza della Fonte S. Carlo scendeva alla base del Burrone d’Adda dove è posta la Pliniana. In principio la sorgente venne riparata da una tettoia di legno e solo nel 1908 venne costruita addossata alla roccia la caratteristica grotta artificiale, con tanto di stalattiti e stalagmiti, e le balconate affacciate verso l’Adda. Il progetto si deve all’opera dell’architetto Ramponi, molto attivo in alta valle in quel periodo; la realizzazione venne effettuata da maestranze brianzole. L’acqua della Pliniana, oltre all’uso pubblico citato, fu in passato anche oggetto di sfruttamento ‘industriale”. Già dal 1873 sorse un primo stabilimento di imbottigliamento alla Castellanella ad opera dei coniugi Nazzoni e, in seguito, allo stesso scopo, venne costituita la Società Pliniana.