Stagione e tradizione. Nei mesi di ottobre e novembre ti invitiamo a scoprire i piatti tradizionali della cucina valtellinese in veste e gusto autunnali. Preparati ad una colorata esperienza di gusto a Bormio.
Preparati a un'esperienza culinaria dai colori caldi e avvolgenti! I piatti Valtellinesi sono una vera delizia, e i vini locali non sono da meno. I profumi dell’autunno trasformano i piatti tipici in creazioni ricche di sapori stagionali, offrendoti una colorata esperienza di gusto.
Bormio è un'esplosione di sapori autentici e intensi, con una cucina di montagna che si distingue per l'uso di ingredienti genuini.
A Bormio e nelle sue vallate, ti aspettano esperienze culinarie uniche, immerse in un'atmosfera autunnale che rende tutto più magico.
Oltre ai prodotti tipici come i Pizzoccheri della Valtellina, preparati con saporito grano saraceno e formaggio d'alpe, la Bresaola, le erbe aromatiche di montagna, gli sfiziosi Sciatt e l’eccellente vino, avrai l’opportunità di assaporare queste delizie in ambienti che esaltano la bellezza della stagione .
Immagina di entrare in una piccola osteria di Bormio, dove il calore del legno e il crepitio del fuoco nel camino ti accolgono dopo una passeggiata tra i boschi. O, ancora, raggiungere un rifugio in quota, dove la vista panoramica sulle montagne tinte di sfumature dorate e arancioni fa da cornice a un pranzo indimenticabile. Qui, potrai gustare piatti tradizionali preparati con cura , magari sorseggiando un bicchiere di vino valtellinese mentre il sole autunnale tramonta dietro le cime innevate. Ogni locale ha la sua storia e il suo carattere, ma tutti condividono l'amore per la cucina autentica e per la stagione che, a Bormio, è davvero unica.
Ecco i piatti che ti suggeriamo di assaggiare a Bormio.
Il dolce abbraccio delle castagne
Le castagne, con il loro sapore avvolgente e antico, sono l’essenza dell’autunno a Bormio, un frutto che racchiude tutta la magia della stagione.
Nei boschi valtellinesi, le castagne punteggiano il terreno come piccoli tesori nascosti, pronte a essere scoperte e gustate. Raccogliere castagne nei boschi è un rito che connette natura e tradizione.
Bormio celebra le castagne non solo nei boschi ma anche sulle tavole. Questo frutto si trasforma in delizie che raccontano il territorio: dalle semplici caldarroste, croccanti e fumanti, alle ricette più elaborate come le tagliatelle di grano saraceno con cubetti di bresaola, castagne e semi di papavero. Ogni piatto è un omaggio alla ricchezza dell’autunno, una stagione che si vive intensamente, assaporando ogni istante e ogni boccone.
E per immergersi completamente in questa atmosfera, il 13 ottobre, a Sondalo, l’evento “La Miğiondàra” ti invita a una passeggiata tra i colori intensi dell’autunno e le vie suggestive di Migiondo, un borgo rurale dove potrai gustare le bontà stagionali, con le castagne come protagoniste.
L’incanto dei funghi nei sapori valtellinesi
L'autunno a Bormio porta con sé il profumo avvolgente dei funghi, in particolare dei pregiati porcini, simbolo della stagione. Passeggiando tra i boschi della Valtellina, è facile lasciarsi guidare dall'aroma terroso che si sprigiona dal sottobosco, dove i funghi si nascondono come tesori in attesa di essere scoperti. La raccolta dei funghi in questi luoghi è un’esperienza che unisce la gioia della scoperta con l'emozione di portare in tavola un ingrediente così prezioso. A Bormio, i funghi trovano la loro massima espressione nei piatti tradizionali della cucina valtellinese. Immagina una fumante polenta taragna , con la sua consistenza cremosa e il sapore intenso, arricchita dai porcini appena raccolti, che aggiungono una nota profonda e avvolgente. O ancora, un risotto ai funghi , dove ogni chicco di riso si impregna dei sapori della terra, creando un piatto che sa di bosco e di autunno. In ogni piatto, i funghi raccontano la storia di questa terra, un legame profondo con la natura che si riflette nei sapori autentici e nei profumi inconfondibili.
NB: è importante rispettare le limitazioni, soprattutto all'interno delle riserve e dei parchi naturali, per preservare la ricchezza di questi luoghi.
La dolcezza delle mele
L'autunno a Bormio è caratterizzato dalle mele, uno dei frutti più amati e simbolici della stagione. Nei frutteti della Valtellina, tra Tirano e Sondrio, le mele IGP raccontano una storia di tradizione e genuinità , racchiudendo in ogni morso la dolcezza e la freschezza della terra valtellinese. Le mele sono protagoniste di una delle golosità più amate: le frittelle di mele. Questi dolci soffici e dorati riportano alla mente le merende d’infanzia , preparate con amore da mamme e nonne. Perfette come merenda o dessert, le frittelle di mele sono un tuffo nel passato, un assaggio delle cose buone di una volta. Ma le mele in Valtellina si apprezzano anche al naturale, come nel succo di mele , ideale per una colazione ricca di energia. Fresco e dissetante, questo succo porta in tavola la bontà autentica del frutto. A Bormio, l'autunno è una stagione di sapori autentici, e le mele ne sono un simbolo irrinunciabile.
L’arte del vino tra i monti
L'autunno a Bormio è un'esperienza che affascina i sensi. È il tempo della vendemmia, quando i vigneti terrazzati della Valtellina, regalano i loro frutti più preziosi. Le uve, accarezzate dal sole e protette dai venti freddi, maturano lentamente, sviluppando aromi intensi e complessi . Sui pendii soleggiati dell'Alta Valtellina, vitigni nobili vengono coltivati con cura e passione, dando vita a vini straordinari, come lo Sforzato e il Valtellina Superiore , entrambi insigniti della prestigiosa DOCG.
Immagina una tavola imbandita, in una baita accogliente, con il fuoco che scoppietta nel camino e un bicchiere di vino rosso che accompagna i sapori robusti della cucina Valtellinese. In questo angolo di paradiso, la vendemmia non è solo un'attività agricola, ma un rito che celebra la generosità della terra e il legame profondo tra uomo e natura. Il vino che nasce da questi vigneti è l'essenza dell'autunno in Valtellina, un sorso di tradizione e passione , capace di scaldare l'anima nelle fresche sere montane.
