Sfida epica. Sarà proprio questa la sensazione che vivrai pedalando sui mitici passi di Bormio. Preparati ad un’esperienza eroica in bici da corsa!
Se la bici da corsa è la tua grande passione, Bormio e l’Alta Valtellina non possono mancare nella lista delle tue prossime vacanze in bici. Le strade, i passi e le cime di Bormio, infatti, ti metteranno a dura prova, ma ti faranno anche battere il cuore. Stelvio, Gavia e Mortirolo ti dicono niente?
Queste salite sono ormai entrate di diritto nel novero delle storiche grandi salite del ciclismo moderno e, da parecchi anni, sono immancabili protagoniste del Giro d’Italia.
A sentir pronunciare nomi come Passo Stelvio, Passo Gavia e Passo del Mortirolo balzano alla mente le tappe storiche della corsa rosa, i tornanti, il dislivello in positivo, lo sforzo per arrivare in cima l’incoronamento di un sogno. Ma oltre ai passi leggendari, esistono altre salite meno note che sanno sorprendere e regalare sfide uniche, con scorci inaspettati e atmosfere capaci di far battere il cuore a ogni pedalata.
Se stai programmando un'avventura su due ruote tra le montagne di Bormio, ecco dieci salite che meritano un posto speciale nel tuo itinerario. Ognuna con una propria identità, una propria anima e una propria sfida da affrontare, dove ogni pedalata è un passo in più verso l'immortalità di queste terre.
Stelvio in bici da corsa
Da Bormio allo Stelvio la tua sfida diventa tripla: Bormio - Passo Umbrail, Bormio - Passo Stelvio e Prato allo Stelvio - Bormio.
Questa scalata epica del nostro passo prende le forme di tre versanti, 88 tornanti, 102 chilometri e 3104 metri di dislivello. Non male, vero?
Il leggendario serpente d’asfalto si snoda tra pareti rocciose e paesaggi d’alta quota, offrendo una delle esperienze più intense e ambite del mondo del ciclismo. La fatica si dissolve di fronte alla maestosità del panorama una volta raggiunta la vetta: un traguardo da ricordare per sempre, dove il fiato corto è solo un dettaglio che svanisce al cospetto della bellezza che ti circonda. Con un respiro profondo, le Alpi ti accolgono in tutto il loro splendore.
Passo Gavia in bici da corsa
Non meno eroica è la salita al Passo Gavia, che da Bormio posto a 1225 metri, passando da Santa Caterina Valfurva, ti porteranno ai 2621 metri del Passo. Una salita impegnativa, ricca di storia e panorami straordinari, con tratti selvaggi e spesso innevati anche in tarda primavera. L’aria rarefatta e il silenzio dei ghiacciai che si stagliano all’orizzonte rendono questa scalata un'esperienza quasi mistica. Il Gavia non è solo una strada da percorrere, ma una sensazione che ti entra nel cuore, un mix di fatica, orgoglio e bellezza senza tempo.
Passo Mortirolo
La leggenda di Pantani. Cinque vie diverse conducono in vetta, ma la più celebre è quella da Mazzo in Valtellina, resa immortale dalle imprese del Pirata. Con pendenze che sfiorano il 20%, questa è una salita per veri scalatori, capace di mettere alla prova gambe e determinazione. Qui il ciclismo raggiunge la sua dimensione più epica, tra fatica estrema e gloria indimenticabile. Ogni curva è una sfida, ogni tornante una prova di carattere, e il ricordo delle imprese dei campioni resta nel cuore di chi affronta questa salita.
Salita a Monte (Valdisotto)
Un viaggio nel tempo. Questa strada conduce a un borgo isolato, abitato da una sola persona per la maggior parte dell’anno. L’ascesa regala un’atmosfera d’altri tempi, tra vecchie baite e panorami sconfinati, con il silenzio interrotto solo dal suono del vento e dal fruscio delle ruote sull’asfalto. L’isolamento e la quiete di questo percorso, lontano dalla frenesia del mondo moderno, lo rendono un’esperienza unica, ideale per chi cerca una sfida che va oltre la fatica fisica e tocca le corde più intime del ciclismo.
Salita a Fumero (Sondalo)
Un piccolo gioiello nascosto. La salita porta a un minuscolo villaggio con una vista spettacolare sul Passo dell’Alpe. Il percorso si snoda tra boschi di larici e stradine tortuose che si aprono su scenari da cartolina. Una meta perfetta per chi cerca percorsi meno battuti ma ricchi di fascino e autenticità. Pedalare qui significa scoprire il lato più genuino e selvaggio della Valtellina, dove ogni pedalata diventa un incontro con la natura.
Passo della Forcola e Passo del Foscagno (Livigno)
L’accesso a Livigno regala una scalata impegnativa e panorami che si aprono verso nuove avventure, tra vette e vallate incontaminate. Un percorso che porta dritti nel cuore delle Alpi, con salite lunghe e regolari che permettono di ammirare l’immensità del paesaggio. La Forcola e il Foscagno offrono un’esperienza ciclistica completa, dove ogni curva è una finestra su un panorama che cambia, con la sensazione di attraversare un mondo dove la bellezza non ha confini.
Salita a Bormio 2000 (Valdisotto)
Non solo una destinazione sciistica. Questa salita, resa celebre dall’impresa di Damiano Cunego al Giro d’Italia 2004, è oggi una delle preferite per gli allenamenti dei professionisti. Una scalata che, curva dopo curva, regala emozioni sempre nuove e un arrivo con vista spettacolare sulle cime circostanti. Ogni tornante offre una nuova prospettiva, un nuovo scenario, con il panorama che cambia mentre sali verso i 2.000 metri. Un’esperienza che mescola fatica e bellezza in modo unico.
Strada dei Forni (Valfurva)
Una sfida ad alta quota. La strada che porta alla valle dei Forni si apre in un ambiente selvaggio, con pendenze impegnative che culminano in una vista spettacolare sui ghiacciai. È una delle prime salite praticabili già a fine inverno, un'opportunità unica per pedalare in un paesaggio innevato e mozzafiato. La sfida fisica qui si combina con un’esperienza visiva senza pari, dove il ghiaccio e la neve raccontano la storia di una montagna che vive tutto l’anno.
Salita ai Laghi di Cancano (Valdidentro)
Un paesaggio unico. La salita che porta ai Laghi di Cancano è diventata celebre grazie al Giro d’Italia, regalando scenari sorprendenti tra torri medievali e specchi d’acqua cristallini. Il percorso, con i suoi tornanti regolari e il paesaggio suggestivo, è perfetto per chi ama pedalare immerso nella natura senza affrontare pendenze estreme. I Laghi di Cancano sono una destinazione imperdibile, dove la tranquillità del lago e la potenza della montagna si incontrano in un connubio perfetto.
Salita Forte di Oga (Valdisotto)
Un tuffo nella storia, ma soprattutto una salita impegnativa e da non sottovalutare. Quella che porta al forte della Prima Guerra Mondiale, che domina la vallata, è un’ascesa che ha numeri sfidanti e, non appena la struttura sarà di nuovo aperta al pubblico, ci sarà anche un ingrediente culturale da aggiungere all’ottima ricetta. Il percorso, con i suoi tratti ripidi e la vista panoramica, è una sfida che unisce sport, storia e natura in un’unica esperienza emozionante.
Traccia Bonus: Roadbike dall’Italia alla Svizzera!
La salita del Passo del Bernina, invece? Tra Italia e Svizzera, da Tirano lungo la Val Poschiavo e l'Engadina, fino a St. Moritz, la salita del passo del Bernina è altrettanto leggendaria.
Sali in sella alla tua bici e percorri tutte queste tappe.
Pronto a metterti alla prova?
Ogni salita dell'Alta Valtellina racconta una storia. Scegli la tua sfida e pedala tra le montagne che hanno fatto la storia del ciclismo. Ogni curva è un pezzo di leggenda, ogni tornante un traguardo interiore. Il vento in faccia, il sudore sulla pelle e la vista che si apre man mano che conquisti ogni metro: questa è la vera essenza del ciclismo, questa è la montagna. Quale sarà la tua prossima meta?