Imperdibili. Il giorno di Pasqua i bormini, dagli anziani ai bambini, indossano il costume tipico e partecipano alla sfilata dei Pasquali, una manifestazione unica nel suo genere. Vuoi perdertela?
Tra le tradizioni lombarde della Settimana Santa, quella dei Pasquali è sicuramente la più originale, unica nel suo genere. Ma cosa sono esattamente i Pasquali?
I Pasquali sono delle portantine a tema religioso, dei veri capolavori artigianali.
Durante l’inverno, nei Reparti (quartieri) di Bormio (Buglio, Combo, Dossiglio, Dossorovina e Maggiore), si formano dei gruppi di ragazzi che si incontrano e creano la propria portantina, costruendola pezzo per pezzo.
La domenica di Pasqua, tutta la popolazione indossa il costume tipico a partecipa alla colorata e folkloristica sfilata nel centro storico. I Pasquali, alcuni enormi, altri, quelli dei bambini, più piccini ma non meno preziosi, vengono portati a spalla dai ragazzi mentre le donne, gli anziani e i bambini, portano fiori e altri piccoli lavoretti artigianali.
Una giuria stila una classifica in base a diversi fattori, dal significato religioso al lavoro artigianale e artistico, senza dimenticare l’aspetto culturale e di tradizione, fulcro della manifestazione stessa.
Ma da dove deriva questa manifestazione?
La tradizione dei Pasquali, affonda le radici nell’antica cultura contadina di Bormio: le prime testimonianze risalgono al XVII secolo, quando esisteva l’obbligo di preparare e cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale del paese, il giorno di Pasqua. Alla fine del XIX secolo venne introdotta la benedizione dell’agnello vivo e, da qui, nacque la gara tra i Reparti per adornare al meglio il proprio animale.
A poco a poco, s’incominciò ad adagiare gli agnellini su delle portantine di muschio addobbate e, da lì, si arrivò ai Pasquali così come oggi vengono celebrati.