Una valle di 45 chilometri quadrati di territorio priva di accesso stradale, che ha saputo mantenere un ambiente naturale integro, solcato da percorsi pedonali che collegano antichi aggregati rurali ed alpeggi. Un’area che permette al visitatore di fruire di un’ampia varietà di paesaggi: dalle viste panoramiche sul lago di Mezzola, ai canyon scavati dal fiume Codera e della Val Mala, dalle fiabesche selve di castagni della media valle ai circhi glaciali delle valli Averta ed Arnasca. Lontano da tutto, Codera, il piccolo capoluogo della valle, riflette questo isolamento: un borgo plasmato nel granito, appartato e solitario, vissuto tutto l’anno da un pugno di inossidabili valligiani e appassionati. Si può partire a piedi direttamente dalla stazione ferroviaria di Novate Mezzola oppure in auto raggiungendo la frazione di Mezzoalpiano, lasciando l'auto in uno dei parcheggi in zona.La mulattiera sale subito regolare nel bosco con bellissimi tratti a gradoni in pietra. Si guadagna rapidamente quota e si giunge ad una zona più aperta sotto alcune pareti di roccia, dove un’ultima serie di gradoni porta fuori dal tratto più ripido.
Passata una cappellina, posta in splendida posizione panoramica, il sentiero continua passando per la località Avedée, e con qualche saliscendi prosegue nei bellissimi boschi della Val Codera. fino a raggiungere il paese di Codera, dove si trovano alcuni rifugi con possibilità di ristoro e pernottamento.
Da Codera è possibile proseguire la camminata fino a Bresciadega. La mulattiera si alterna a volte ad una pista sterrata, atraversando più volte torrenti e ruscelli, e dopo un tratto in pineta, permette di raggiungere l'ampia spianata di Brescadega (m. 1214), dove si trova il rifugio omonimo. Uscendo dall'ampia radura, proseguendo in fondo alla quale è possibile raggiungre il rifugio Brasca, punto di partenza di molti altri itinerari di alta quota.