L’attuale chiesa di S. Anna a Piatta è stata costruita su progetto di don Mojoli di Erba fra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del Novecento, durante un periodo di straordinario rinnovamento dell’edilizia sacra locale.
L’incremento demografico e la precaria stabilità di molte chiese, uniti a un’immancabile rivalità tra le contrade, spinse molte comunità a impegnarsi nella costruzione di nuovi edifici sacri. Nello stesso periodo si dotarono di una nuova parrocchiale Livigno, Trepalle, Semogo, Isolaccia, Premadio, S. Antonio Valfurva, Oga, e S. Maria Maddalena. Si costruirono inoltre gli oratori di S. Erasmo a Cancano, della Madonna della Neve ai Forni e ad Arnoga, di S. Matteo al Passo del Gavia.
Il fervore edilizio fu tale che il parroco di Cepina Agostino Acquistapace descrisse il Bormiese come un “vasto e sonante cantiere di Dio”.
Il nuovo edificio di Piatta andò completamente a sostituire la vecchia chiesa medievale che, attestata sin dal XV secolo ma rifabbricata fra il 1796 e il 1798 a fronte dell’incremento della popolazione, era inizialmente dedicata a S. Maria delle Grazie.
Fu sul finire del XVII secolo che l’intitolazione fu cambiata e sostituita con quella di S. Anna. Il culto della madre di Maria era però probabilmente già diffuso, come conferma la tela raffigurante S. Anna con Gioacchino e Maria dipinta dal pittore di Oga Baldassare Rocca e inserita nell’ancona del 1692 ora collocata in fondo all’abside.
Accanto alla chiesa nel 1675 venne fabbricata anche una casa ad uso del sacerdote – eletto tra i canonici del capitolo di Bormio – che provvedeva a celebrare i sacri uffici. Trasformata poi in latteria, è stata demolita di recente per realizzare il nuovo parcheggio. Dal 1886 la chiesa di Piatta ha assunto la dignità di parrocchiale.